Il crescente interesse della comunità scientifica verso Animal Communication
Ho già scritto del crescente interesse della comunità scientifica riguardo ad Animal Communication nell’articolo Dove va la telepatia.
Ora sono venuta a conoscenza di uno studio, appena pubblicato, supportato dalla Fondazione Scientifica Ceca e dal Ministero dell’Istruzione, della Ricerca, dello Sviluppo e della Gioventù della Repubblica Slovacca, intitolato “I Comunicatori Intuitivi Interspecie (o Animal Communicator) forniscono abbastanza frequentemente informazioni socialmente valide, non deducibili e specifiche, anche se non sistematiche”.

Lo studio si è occupato della natura delle informazioni che i professionisti che si definiscono “Animal Communicator”, possono ricevere intuitivamente riguardo a specifici animali, basandosi su pensieri, sentimenti e percezioni evocati dalla fotografia degli animali stessi.
Per l’analisi sono stati messi a confronto i contenuti di 8.660 resoconti ottenuti da quattro gruppi: Animal Communicator esperti, principianti, profani e Veterinari esperti, rivelando un’elevata percentuale di informazioni valide registrate da parte degli Animal Communicator esperti.
I risultati hanno fornito una spiegazione parziale del successo sociale degli Animal Communicator nella società occidentale contemporanea, in quanto sono in grado di fornire informazioni ragionevolmente valide e talvolta anche altamente non deducibili e dettagliate sugli animali ai loro custodi, sebbene tali informazioni abbiano un carattere non sistematico.
Lo studio ha esplorato la validità dell’Animal Communication, dal punto di vista dei custodi degli animali, come potenziali utilizzatori delle conoscenze e dei servizi degli Animal Communicator. L’analisi quantitativa dei contenuti forniti dagli Animal Communicator esperti e dai gruppi di controllo, ha rivelato un’elevata percentuale di informazioni valide (dal punto di vista dei custodi), non deducibili (dal punto di vista delle conoscenze specialistiche veterinarie) e specifiche, registrate dagli Animal Communicator esperti.
Lo studio conclude che alla domanda “Le informazioni acquisite attraverso i processi intuitivi dagli Animal Communicator sono valide?” si può rispondere, con una certa semplificazione, come segue: sì, dal punto di vista di chi si prende cura degli animali, lo sono relativamente spesso, sebbene non si sappia esattamente come ciò sia possibile. I dati supportano l’idea che alcune persone, che utilizzano sistematicamente la comunicazione telepatica, siano in grado di ottenere risultati altamente validi con relativa frequenza, manca però una spiegazione teorica univoca, trovarla rappresenta una sfida per ulteriori ricerche.









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